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RSU: partecipazione
e tutela dei diritti dei lavoratori
della scuola
APPROFONDIAMO
RSU: partecipazione
e tutela dei diritti
dei lavoratori della scuola
L’innovazione tecnologica cui la scuola
è stata soggetta negli ultimi anni
è un impegno da mantenere per quelli
a venire. (Anche) per questo la CISL Scuola ha firmato l’ipotesi di rinnovo del CCNL
nel luglio del 2023, dove la contrattazione d’istituto, e dunque la RSU, assumono
un importante ruolo strategico e politico.
Segretario Nazionale
CISL Scuola
Viviamo un’epoca in cui l’identità della pedagogia è al centro delle riflessioni e del dibattito scientifico, mentre il contesto delle relazioni e della società appare sempre più frammentato e “liquido”.
La transizione tra ciò che esiste realmente (spazio non virtuale) e ciò che verrà (“metaspazio” ovvero mappatura dei mondi fisici su mondi virtuali, ovvero rappresentazione virtuale del mondo che ci circonda) può avvenire solo utilizzando strumenti, paradigmi, strutture e procedure ripensate e in grado di aprirsi, in maniera pedagogicamente orientata, anche al futuro, come obiettivo trasformato non più rimandabile.
La scuola, intesa come comunità educante, per tanti aspetti, negli ultimi anni, non tanto per la pandemia quanto piuttosto per l’enorme spinta dell’innovazione tecnologica e digitale, ha già compiuto passi importanti del processo di trasformazione e risulta quindi profondamente innovata rispetto al passato.
Anche e non solo per questo, la CISL Scuola ha deciso di impegnarsi responsabilmente per giungere alla sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo del CCNL. Lo sforzo è stato premiato il 14 luglio scorso, data in cui tutte le sigle, tranne una, hanno sottoscritto all’Aran l’ipotesi del nuovo CCNL.
Un ulteriore differimento avrebbe avuto come conseguenza l’adozione di regole (quelle del CCNL 2016-2018) non adeguate alla gestione di una scuola profondamente cambiata.
Ai numerosi miglioramenti contrattuali introdotti si aggiunge, senza dubbio, il più ampio e consapevole ruolo che viene assegnato alla contrattazione di istituto e, di conseguenza, alla RSU.
La RSU è un pezzo fondamentale della intera comunità educante; l’azione negoziale a livello di singola istituzione scolastica deve avere quale obiettivo la sottoscrizione di un contratto integrativo di istituto in grado di garantire l’attuazione del PTOF, oltre che il corretto utilizzo delle risorse del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) e delle tante altre risorse di cui la scuola dispone: PNRR, PON, POR, ecc.
Intanto, nel contratto, viene finalmente chiarito che alla RSU deve essere fornita, nel rispetto della privacy, l’informativa completa in esito alla realizzazione delle attività regolamentate in contrattazione; inoltre vengono ampliate le materie oggetto di confronto.
A proposito di FMOF, occorre poi ricordare che con il nuovo CCNL viene cancellato ogni riferimento alla legge 107/2015 per cui le risorse, dapprima riservate al “bonus docenti”, ora sono destinate a tutto il personale scolastico (docente e ATA), secondo criteri stabiliti in contrattazione d’istituto, così come disposto dalla legge 169/2019 (finanziaria 2020).
Fondamentale dovrà anche essere il compito della RSU nella regolamentazione delle attività funzionali all’insegnamento del personale docente (le vecchie 40+40 ore), che ora devono ricomprendere tutte le attività, inclusa la formazione. Le ore di formazione ulteriori rispetto alle attività funzionali all’insegnamento dovranno poi essere remunerate con compensi, anche forfettari, stabiliti in contrattazione integrativa. Analogamente, dovranno essere retribuite tutte le attività di coordinamento e tutoraggio.
È quindi evidente l’importanza strategica e politica della RSU. Una RSU, quella della CISL Scuola, che, ispirandosi al principio della partecipazione, esercita un ruolo perfettamente in linea con la proposta
di legge di iniziativa popolare promossa dalla CISL per sostenere con determinazione relazioni sindacali partecipative, che riconoscano alle lavoratrici e ai lavoratori del nostro Paese un forte ruolo nelle scelte strategiche, nella organizzazione del lavoro e nell’esercizio dei diritti e dei doveri dei lavoratori.
La partecipazione deve essere vista come un’opportunità che incrocia tutte le grandi sfide del nostro tempo, anche nella scuola. Relazioni pienamente partecipative contribuiscono poi all’aumento dei livelli di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, garantendo il monitoraggio e la vigilanza sul rispetto delle leggi e delle regole.
La proposta di legge presentata dalla CISL è la logica conseguenza di tante risoluzioni del Parlamento Europeo.
In particolare, nella sua risoluzione del 16 dicembre 2021 sulla democrazia sul luogo di lavoro: quadro europeo per i diritti di partecipazione dei lavoratori e revisione della direttiva sui comitati aziendali europei, il Parlamento ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei lavoratori e ha insistito sul fatto che, prima dell'adozione di decisioni gestionali, i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero avere accesso a informazioni adeguate per valutare le implicazioni di tali decisioni.
La RSU dovrà esercitare il suo ruolo partecipativo e ri-generativo in una scuola che:
• dovrà ripensare i processi in virtù dello sviluppo di ambienti di apprendimento aperti, digitali e partecipativi che potenzino l’accessibilità e l’efficienza della formazione attraverso un nuovo modo di pensarla e agirla, a partire dal suo riconoscimento come diritto soggettivo del lavoratore
• vedrà pian piano diventare protagonista il metaverso: Roblox, Stageverse, Sandbox, Virbela, Decentraland sono alcune delle attuali porte d’ingresso nel metaverso. La didattica del futuro è prima di qualsiasi altra cosa una questione di immaginazione e creatività, solo dopo di strumenti e capacità di usarli
• ospiterà quei giovani che saranno i primi a “contaminarsi” con logiche di fruizione e schemi di pensiero legati e influenzati dal metaverso, con il rischio che potrebbero non trovare una proposta consapevole di questi nuovi scenari
• vivrà una sfida esaltante, quella che pone il metaverso, in grado di dar vita a progetti coinvolgenti, significativi e utili per chi apprende e particolarmente stimolanti per chi insegna
• correrà ancor di più il rischio dell’esclusione: serviranno mezzi tecnologici e digitali che non tutti potranno permettersi. Servirà tempo per sviluppare interfacce adeguate a chi soffre di qualche forma di disabilità, servirà una “dotazione” culturale che non necessariamente tutte le famiglie potranno avere
• potrà godere di tutti i vantaggi di una scuola-metaverso: abbattimento delle distanze, protagonismo degli studenti, possibilità di analisi dettagliata di qualsiasi elemento, capacità di replicare ambienti altrimenti inaccessibili.
La RSU della CISL Scuola è già consapevole e lo sarà sempre di più, in virtù dei tanti interessanti e ambiziosi progetti formativi in via di realizzazione in ogni struttura periferica.
Una RSU a cui la CISL Scuola Nazionale ha messo a disposizione ambienti di apprendimento digitali con approfondimenti professionali e sindacali, polizze assicurative integrative e facilitazioni importanti.
Buon lavoro e buon contratto integrativo di istituto 2023/24.